L’Under 16 ha portato a casa il titolo di campione provinciale, al termine di un lungo percorso, nato con la vittoria del Girone F nella sezione di Legnano, conquistandosi così l’accesso alla fase finale. Qui ha battuto prima l’Academy Legnano, poi il San Giorgio, conquistandosi la finale contro il Ticinia.
Tra le mura nemiche, la finale è stata tesa e intensa, con gli uomini di Rufo che alla fine sono riusciti a trionfare 2-3, conquistandosi la promozione alla categoria regionale!
Sentiamo le parole del mister.
INTERVISTA A MISTER ALBERTO RUFO
– Mister, è stato un percorso lungo, che nasce con un grande lavoro già nel girone, riuscendo a rimontare il Mazzo e tenendolo alle spalle. Dopo la sconfitta 2-5 con loro, che di fatto è l’unica sconfitta stagionale, è scattata la molla nella testa dei giocatori?
Il nostro girone è stato sicuramente un punto di partenza importante. Aver avuto come avversarie Mazzo e Bustese, due rose di livello, ci ha obbligato ad alzare l’asticella del lavoro fin da subito. Il nostro passaggio a vuoto, con la sconfitta e il pareggio della giornata successiva, è stato frutto di un gruppo ancora da creare. Una volta che la squadra si è amalgamata, abbiamo capito di avere le potenzialità per far bene, e di fatti i risultati sono arrivati.
– Importanza del gruppo ancora decisiva, questo organico come è stato creato? Ne ha da subito sentito la potenzialità?
Siamo partiti a Settembre confermando 8 giocatori della stagione precedente. Considerando le ultime annate. dove il Covid l’ha fatta da padrone, anche chi è qua da più tempo non ha avuto la reale possibilità di fare gruppo, perché di fatto siamo stati insieme pochissimo. Finalmente quest’anno c’è stata la possibilità di riprendere un percorso normale, con una rosa nuova fatta di ragazzi intelligenti che hanno sposato un progetto non facile, partecipando ad un campionato che ad alcuni poteva star stretto. Sicuramente la forza del gruppo è nata dal conoscersi giorno dopo giorno e diventare una cosa sola.
– É stato difficile preparare la fase finale, o trascinati dall’onda dell’entusiasmo è venuto tutto naturale? Ci racconti poi la gioia al fischio finale
Arrivati a questo punto della stagione non badi troppo alla stanchezza. Sai di dover fare un ultimo sforzo, e noi abbiamo approcciato a questa fase finale decisi a raccogliere il lavoro della stagione, con la serenità e la consapevolezza di poterci giocare le nostre carte. La finale con il Ticinia è stata sofferta, e al termine del match la gioia è stata mangiata dalla stanchezza. Poi però guardi i tuoi ragazzi festeggiare, la grande emozione sui loro volti, e di conseguenza si sprigiona tantissima energia positiva. Sono veramente contento per loro.
– Prospettive per l’anno prossimo, in cui ci sarà da affrontare una categoria complicata
É ancora presto per parlare di futuro, adesso ci godiamo il momento e poi con calma valuteremo il da farsi.
Ci tengo a fare una lista di ringraziamenti, in primis alla mia famiglia, che mi sopporta e supporta in questa mia passione.
Un grazie speciale a Roberto Lorusso che è con me da molto tempo e si impegna per garantirci di avere delle rose di livello. Grazie a chi ha partecipato attivamente alla costruzione della rosa come Bottoni, grazie a mister Gigi Bove per la sua passione, al nostro preparatore dei portieri Ruggero e grazie a Luca Campisi, che è sempre disponibile ed efficiente. Infine ringrazio la proprietà, che dimostra sempre di più di avere passione e voglia di fare bene.
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