MISTER MANDELLI: ORGOGLIOSO DEI MIEI CAMPIONI!

1 Aprile 2019

Un sogno iniziato ad agosto prima della partenza per il ritiro e terminato ieri pomeriggio…quanto ci credevi allora è quanto sei orgoglioso adesso?

Ad essere sincero, dire che ad agosto sapevo di poter vincere il campionato sarebbe falso, diciamo che le sensazioni erano positive, si avvertiva fiducia ed entusiasmo, tutti erano determinati al raggiungimento di un obiettivo tanto voluto, ma anche tanto complicato nonostante si dica che la categoria dei provinciali sia più semplice. Vincere non è mai scontato. Orgoglioso è dire poco: abbiamo svolto un lavoro incredibile su un insieme di ragazzi che venivano da esperienze tanto diverse quanto complicate. I miglioramenti però si notavano da subito, ogni settimana erano sempre maggiori.

Durante la stagione, c’è stato un momento dove hai avuto qualche timore di non farcela?

Sembrerò presuntuoso ma l’unica settimana davvero psicologicamente difficile è stata quella della trasferta contro l’Orione. Ero squalificato, quel campo poi…ha delle dimensioni davvero ridotte, l’avversario ostico, e il Calvairate che inseguiva, in quel preciso momento a -4 da noi…insomma c’erano i motivi per essere un pò in tensione: sbagliare avrebbe significato riaprire i giochi. Per fortuna (e bravura ovviamente) dopo soli 10 minuti di gioco capii che i miei ragazzi erano sul pezzo.

Quando invece hai avuto la sensazione che ce l’avreste fatta con certezza?

Non dovrei dirlo, ma la vittoria sul Calvairate ha praticamente sancito la nostra vittoria del campionato. Tra l’altro partita vinta con grande merito, dimostrando una netta superiorità tecnica, fisica e mentale. Le ultime settimane infatti, sono state più difficili da gestire sotto l’aspetto mentale rispetto a quello tecnico-tattico: i ragazzi avevano ormai la percezione di avere la vittoria in tasca al di la della certezza matematica, arrivata soltanto ieri al termine della nostra gara.

Quale episodio di questo campionato, secondo te, vi ha fatto svoltare, come passo, convinzione, mentalità?

Appena dopo la sconfitta di San Giuliano. In 10, ma con una prova di grandissima personalità, abbiamo vinto soffrendo il recupero infrasettimanale contro il Calvairate: questo secondo me ci ha dato consapevolezza delle nostre forze e grande autostima.

A chi dedichi questa vittoria?

In primis al gruppo e come gruppo intendo i ragazzi, tutti i loro genitori, il mio staff e alla società che mi ha fortemente voluto, ha creduto in me, convincendomi dell’ambizione del progetto, tanto stimolante quanto difficile.  Lo dedico anche a tutti quelli che l’anno scorso, mi dicevano “ma dove vai?”, al responsabile tecnico Lorusso che mi ha voluto e supportato e infine alla mia compagna, alla mia famiglia, che mi consente di svolgere questa professione nel migliore dei modi, accettando anche qualche momento no…

Se ti chiedo un ricordo da associare a questa stagione, cosa mi rispondi?

Era l’ultimo giorno di ritiro…Val D’Aosta…freddo, nebbia, fatica, ma tanta voglia di centrare l’obiettivo tutti insieme! Questa immagine racchiude quello che voglio dire. Spero che la vittoria di ieri sia il primo di tanti successi per il Club Milano.

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