Mister sono passate soltanto 3 partite, per cui la classifica conta fino ad un certo punto. Però è innegabile che la sua squadra sia partita col piede giusto…
Indubbiamente l’inizio di stagione è positivo in termini di risultati, essendo un gruppo totalmente nuovo non era sicuramente scontato. La classifica ora a mio modo di vedere ha poco valore, solo tra qualche giornata si inizieranno a definire gli effettivi valori nostri e degli avversari. I ragazzi hanno però dato piena disponibilità sin dal primo giorno, sono arrivati al Club con le giuste motivazioni nel tentare di raggiungere un obiettivo senza dubbio molto difficile ma nello stesso tempo estremamente stimolante.
Ora il risultato più importante è quello di farli lavorare da Regionali, con le giuste motivazioni e la giusta intensità, abituarli ad un modo di lavorare diverso forse delle loro precedenti esperienze.
Facciamo un passo indietro, prima di guardare al futuro. Pensa che questo buon inizio di stagione sia il frutto raccolto anche grazie all’ottimo lavoro svolto in ritiro disputato in Valle d’Aosta?
Senza dubbio il ritiro estivo per un gruppo totalmente nuovo è stato molto utile, ci ha permesso di lavorare in primis sotto il punto di vista fisico in condizioni ambientali ottimali e da un punto di vista tecnico-tattico ha consentito ai ragazzi di capire e conoscere come io ed il mio staff vogliamo lavorare durante l’anno.
Ciò che però è stato fondamentale nel ritiro è l’opportunità per il sottoscritto e per il mio staff di conoscere i ragazzi anche da un punto di vista caratteriale. Il difficile nel nostro lavoro spesso è capire magari personalità e esperienze differenti ma proprio il vivere e condividere intere giornate insieme ti permette di capire i ragazzi molto più che nel vederli solo per gli allenamenti e partite.
Secondo miglior attacco e soltanto un gol subito. I numeri parlano chiaro, ma cosa secondo lei, va ancora migliorato nel suo 11?
Non parlerei innanzitutto di 11 ma di intera rosa, abbiamo ragazzi che hanno fatto percorsi differenti ma considero tutti alla pari, solo il lavoro settimanale determina l’undici iniziale. Al di là dei numeri, a mio modo di vedere è comunque ancora troppo presto per fare delle valutazioni, ritengo sicuramente si debba migliorare innanzitutto nella gestione della partita, essere molto più propositivi in fase di possesso e modificare il nostro atteggiamento in fase di non possesso. Dobbiamo ragionare da gruppo, non importa chi segna di più, chi parte dall’inizio, tutti devono capire che il singolo emerge in un gruppo unito e compatto. La stagione è lunga , tutti troveranno spazio, fortunatamente il format riportato a gironi con andata e ritorno aiuterà la squadra che farà più gruppo. Senza dubbio come mister considero fondamentale non adattarci mai agli avversari ma cercare sempre di imporre nostro gioco a prescindere da qualsiasi avversario. Ho avuto la fortuna di avere allenatori nel mio passato da giocatore che mi hanno sempre trasmesso idea di arrivare al risultato attraverso il gioco e questo è quello che cerco di passare ai miei ragazzi, già dal lavoro in settimana, adattandosi alle situazioni, cercando sempre di farli ragionare per trovare sempre la soluzione più efficace per affrontarla.
Prima del big match, contro l’Assago tra 15 giorni, domenica si va a Zibido, trasferta insidiosa…Come ci arriva la sua squadra?
Dopo diversi anni nei campionati regionali, dove conoscevo praticamente mister e giocatori avversari, quindi era tutto molto più conosciuto e “semplice” da preparare in settimana, per me il provinciale è un’esperienza nuova (e per quella proprio voluta) dove nulla viene dato per scontato. Spesso il nome dell’avversario ti porta a sottovalutare la partita, ma è proprio questo che non deve mai succedere. Ogni trasferta si può rivelare insidiosa, per motivi diversi, per la qualità degli avversari, per campi non ottimali, per ambienti particolari e per fattori diversi; non dimentichiamoci infatti che la categoria Allievi comunque non ti regala nulla, è vero trovi magari squadre inferiori tecnicamente ma a livello fisico nessuno concede nulla.
Zivido quindi una trasferta da preparare bene, come tutte le partite, non dobbiamo pensare di essere primi e sottovalutare nessuno. Per quanto riguarda la gara con Assago senza dubbio una sfida importante, non parlerei ancora di big-match, ritengo debba essere preparata nello stesso modo con la giusta serenità e determinazione ma senza caricarla eccessivamente di significato. Come dicevo domenica nello spogliatoio a fine gara, la classifica la si guarda solo al termine del girone di andata, in quel momento capiremo dove potremo arrivare.