MISTER BOVE: CLUB MILANO? UNA SCELTA CHE RIFAREI 10 VOLTE SU 10!

13 Febbraio 2019

Oggi abbiamo il piacere di presentarvi mister Luigi Bove, allenatore dei nostri 2008A. Dunque mister, abbiamo ormai chiuso da qualche settimana la prima parte della stagione e siamo oltre il fatidico giro di boa…che giudizio ci dai di questi primi mesi?

Buongiorno a tutti, devo dire di essere anche un pò emozionato visto che è la mia prima intervista della carriera…Che dire? Il giudizio di questi primi mesi è sicuramente positivo. Abbiamo ottenuto un ottimo piazzamento salendo sul podio nel campionato invernale e devo ammettere che abbiamo sempre ben figurato in tutti i tornei fin qui disputati.

C’è un aspetto su tutti, che ti ha meravigliato del tuo gruppo?

Prima di tutto premetto che questo è un gruppo totalmente nuovo, formato a Settembre. Il legame di amicizia che si è instaurato nel gruppo fa sembrare che giochino insieme da anni. Questa è sicuramente l’aspetto che mi ha colpito maggiormente. Siamo un gruppo che ha un forte legame, che si aiuta l’uno con l’altro e probabilmente questo è uno dei segreti delle nostre buone prestazioni.

Cosa secondo te invece manca per essere davvero un top team?

Manca davvero poco. In questa prima parte di stagione abbiamo dimostrato di potercela giocare con squadre di altissimo livello…forse lavorando insieme solo da cinque mesi, direi che ci manca un filo di esperienza.

Parliamo di te…da quanti anni alleni?

Alleno da sette anni. Ho iniziato in una squadra vicino a casa dove ho anche giocato. Poi ho fatto qualche altra esperienza in altre società prima di approdare al Club Milano

Da dove nasce la tua passione?

La passione per il calcio è nata fin da quando ero bambino. Ho praticato questo sport per anni, per poi coltivare la mia passione di allenatore. Dedico tanto del mio tempo sui campi di calcio senza mai annoiarmi…passerei ore, giornate intere…ma poi chi lo spiega alla mia compagna?

Hai un modello al quale ti ispiri? C’è un allenatore professionista che ti piace più di altri?

Essendo un tifoso interista non posso far altro che rispondere Josè Mourinho. Mi piace l’unione che crea col gruppo e con tutto l’ambiente. Interviste di alcuni giocatori dicono che per lui si sarebbero buttati nel fuoco. Ecco, questo per me è il massimo riconoscimento che si possa ricevere da un giocatore.

Perché hai scelto di sposare il progetto del Club?

Ho avuto modo di conoscere l’attuale responsabile tecnico Roberto Lorusso all’Alcione. Poi, per correttezza verso un amico, sono andato a fare un’altra esperienza ( e questo so che Roberto non me lo perdonerà mai). Quando si è però ripresentata l’occasione di poter collaborare nuovamente insieme non ci ho pensato due volte ed eccomi qui. A distanza di un anno e mezzo, posso confermarti che rifarei la stessa scelta dieci volte su dieci.

Con i tuoi 2008A hai fatto cadere qualche record importante…ai tuoi avversari…soddisfatto?

I miei ragazzi ed io siamo davvero molto soddisfatti e orgogliosi. Grazie al lavoro di tutto lo staff, abbiamo sensibilmente accorciato il gap con i nostri avversari, giocandocela alla pari contro qualsiasi squadra.

Quale partita ti è rimasta nel cuore fino adesso?

Abbiamo giocato tante partite significative e impegnative ma forse una lo è stata più di tutte, ovvero quella contro l’Alcione che ha dato la consapevolezza dei propri mezzi a tutta la squadra.

Quale invece ti è piaciuta un pò meno?

Guarda è una partita che risale a poco tempo fa nel torneo di Alpignano. Siamo arrivati poco carichi e deconcentrati, sbagliando la prima partita del torneo. Anche se siamo riusciti a riprenderci e vincere tutte le partite successive, non è bastato per qualificarci. Questo è sicuramente servito a tutti da lezione: sottovalutare qualsiasi avversario è sempre un atteggiamento sbagliato.

Cosa ti porti a casa dopo la bella esperienza a Como?

Premetto che è stata davvero una bellissima esperienza sotto tanti punti di vista. Loro sono un’ottima squadra capace di metterci in difficoltà sia sotto l’aspetto tecnico che fisico: un piacere vederli giocare, complimenti a loro. L’unico rammarico è che li abbiamo incontrati non essendo al top della forma e con parecchie defezioni causati da infortuni e influenze, avendo recuperato qualcuno in extremis. Non potevamo davvero fare di più, ma va bene così, resta la bellissima esperienza.

Quali obiettivi ti sei posto per la seconda parte di stagione?

Uno dei tanti obiettivi è sicuramente quello di riconfermare quello che di buono abbiamo costruito fino ad oggi. Questo è un gruppo con un grande potenziale, sarebbe un errore accontentarsi, quindi il mio impegno sarà quello di far crescere sempre di più i miei ragazzi.

Infine…voci provenienti dal club ci dicono che sei sempre tu quello che paga gli aperitivi…è vero?

Ahahahaha, devo ammettere che purtroppo è vero! All’inizio era nato tutto come scherzo e sinceramente pensavo che sarebbe capitato una volta ogni tanto. Invece ammetto che ormai è diventata una vera e propria abitudine. Comunque in tutto questo c’è sicuramente lo zampino di mister Soresini, ma tranquilli, so già come vendicarmi!!

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