Le strade del Club Milano e di Mattia Lo Monaco si sono divise ma la stima, riconoscenza e gratitudine reciproca resteranno sempre. Mattia, che con il suo gol al sesto minuto di recupero decise la semifinale playoff con la Godigese, è pronto a cominciare la nuova avventura nel campionato di Eccellenza al Magenta dopo i tre anni trascorsi con i colori biancorossi. Tre anni che hanno segnato sia la crescita del Club Milano che dello stesso Lo Monaco.
Lasci il Club con la Serie D conquistata dove ci hai messo anche del tuo. Cosa ti senti di dire?
«Ho giocato tre anni al Club Milano e sono stati tre anni intensi e costruttivi che mi hanno aiutato molto per diventare il ragazzo che sono adesso sia come giocatore che come uomo. La società è organizzata e si lavora in un ambiente molto simile ai professionisti. Poi in questi tre anni ci siamo tolti anche delle soddisfazioni, il che fa sempre piacere».
Se dovessi scegliere tre momenti simbolo della tua esperienza quali scegli?
«Uno per anno: nel primo anno, prima del Covid, la vittoria in Coppa Italia contro la Rhodense all’ultimo minuto. Il secondo anno dico l’ambiente in generale anche se non è finita come avremmo voluto e nel terzo la semifinale playoff contro la Godigese dove ho segnato il gol del 3-2. Quello è stato uno dei momenti più emozionanti e belli della mia carriera».
Hai ringraziamenti particolari?
«Con i compagni e la dirigenza ho sempre avuto un bellissimo rapporto. Poi voglio ricordare i due allenatori che ho avuto per più tempo: Scalise e Scavo. Grazie a loro ho imparato a giocare anche in posizioni diverse dalla mia naturale, quella del trequartista. Ho fatto la mezzala e l’ultimo anno anche il terzino, che mi è servito tanto per imparare la fase difensiva visto che facevo un po’ fatica. Poi voglio ringraziare il preparatore Antonio Fierro per gli insegnamenti e anche per la disponibilità nel darmi consigli extra-campo visto che studio Scienze Motorie. Poi come non ricordare anche i magazzinieri Andrea e Patrick, sempre disponibili su tutto. Al Club auguro davvero il massimo per il futuro. Nella mia nuova avventura mi porto tanti ricordi e grandi insegnamenti che mi torneranno utili»