La primavera è il periodo in cui di solito si sta per chiudere la stagione corrente e in cui si comincia a programmare la stagione successiva. In questo momento a dir poco delicato, con la pandemia ancora in corso, il nostro direttore tecnico ha fatto il punto della situazione.
Dopo la ripartenza di febbraio, ci siamo dovuti fermare nuovamente. Quali possono essere le ripercussioni sulla voglia di tornare in campo dei ragazzi? La motivazione sarà la stessa?
Fermarsi di nuovo è stato pesante, ma obbligatorio. Personalmente ho una gran voglia di fare calcio e di divertirmi e penso che sia lo stesso per tutti i nostri ragazzi.
Percepisco da parte di tutti il bisogno di socializzare con i propri compagni di squadra e il desiderio di fare lo sport che amano di più.
In questo momento così delicato, su quali aspetti vi siete concentrati tu e il tuo staff?
Purtroppo a causa della pandemia sono stati due anni persi a livello calcistico.
Stiamo rispettando al massimo le regole federali e governative, di conseguenza gli allenamenti sono diventati particolari. Non ti nascondo che è complicato sviluppare alcune tematiche e situazioni di gioco ben precise. In questo momento i contatti tra i giocatori e di conseguenza le partitelle, sono vietati, quello che poi è la parte più divertente.
Detto ciò, ci siamo organizzati e strutturati per lavorare sulla tecnica di base individuale e su alcune tecniche applicate, cercando di rendere l’allenamento il più divertente possibile.
Questo perché l’obiettivo primario è sempre stato mantenere la voglia di divertirsi ed avere una mentalità positiva.
La prossima stagione sarà un po’ l’anno zero per il calcio dilettantistico. Per il futuro prossimo quali potrebbero essere le priorità? Come pensi si possa preparare il nuovo inizio?
In primis dobbiamo augurarci che la ripartenza sia definitiva, senza altri stop forzati.
La priorità è riprendere a fare calcio vero, sempre nel rispetto delle regole.
Io ed il mio staff prepareremo al meglio la ripartenza valorizzando ancora di più l’unico segreto che ci accomuna, vale a dire la voglia di fare calcio con i giovani, che sono sempre una parte fondamentale della società.
Abbiamo voglia e passione da vendere, quindi ci rimboccheremo le maniche come non mai.