Conosciamo Luca Campisi, nuovo ds dell’agonistica

22 Luglio 2021

Luca Campisi è l’uomo scelto dal Club Milano per portare le squadre agonistiche biancorosse a duellare sino all’ultimo col gotha lombardo. Responsabile dai giovanissimi sino alla Juniores, l’ex Aldini e Cimiano ha completato gli organici secondo aspettative qualitative e ora si gode un piccolo stacco prima della ripresa di agosto. Ma occhio e sopratutto mente sono sempre rivolte al calcio…

Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione sportiva che verrà?

Mi auguro che “le mie squadre” facciano una stagione competitiva e che provino a salire di categoria, per la parte organizzativa della società invece che quest’anno iniziale del centro sportivo proceda nel miglior modo possibile, fornendo una base per costruire le annate successive.

Che cosa ti aspetti da questa nuova avventura?

“Mi auguro che da questa nuova avventura riusciremo a creare un punto di riferimento in ambito sportivo per i giovani”.

Arrivi al Club dopo un lungo percorso ma questo passaggio è un semplice cambio di casacca e non filosofia…

“Esatto, l’ultimo triennio l’ho vissuto al Cimiano che fa parte di una stessa famiglia con cui mi sono trovato benissimo e anzi ringrazio per avermi dato una responsabilità, la Juniores regionale biancorossa”.

Hai già avuto modo di vedere il nuovo Pero Sporting Club, la nuova casa del Club Milano? Come ti è sembrato?

“Si ho visitato il centro e devo dire che è bellissimo, ti invoglia a lavorare bene ed è uno stimolo per tutti”.

In generale, come vedi il calcio? Quali consideri come i ruoli più importanti nel calcio moderno?

“Il calcio è fatto di qualità individuali, caratteristiche tecniche e caratteriali dei ragazzi. Sono tutti aspetti che possono essere lavorabili e soprattutto che offrono la prospettiva di diventare uomini e successivamente anche calciatori. Il ruolo più importante nel calcio moderno secondo me è l’asse centrale, ovvero difensore centrale, centrocampista centrale e punta, ma alla fine la cosa prevalente è la crescita di tutta la squadra”.

Come si crea la giusta alchimia all’interno dello spogliatoio?

“L’alchimia si crea con un mix tra le regole dello spogliatoio, l’empatia tra staff e giocatori ed anche mediante l’amicizia all’interno del gruppo squadra. Spesso basta una partita giocata alla perfezione per svoltare e creare quella scintilla che poi ti accompagna per tutta la stagione.”

Su quali aspetti punterai per motivare i ragazzi?

“Importanza del progetto, attaccamento alla maglia e di puntare a raggiungere la prima squadra”.

A proposito di prima squadra, la Juniores ne è l’anticamera, sensazioni?

“A livello di staff e di organizzazione lavorativa l’obiettivo finale è di riuscire a farli arrivare in prima squadra senza fretta, sempre all’interno di un percorso di crescita”.

Prima di darci appuntamento a fine agosto, se in questo settore da anni, cosa ti spinge ad essere sempre sul pezzo?

“La parte organizzativa e di scouting, la prima per quanto riguarda squadre, struttura, staff tecnico, organizzazione e il metodo tramite precise linee guida. Mentre per quanto riguarda lo scouting l’aspetto che mi affascina di più è riuscire a scovare o capire le qualità di qualche ragazzo e migliorarle”.

Grazie Luca, benvenuto al Club Milano!

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