È stata una stagione semplicemente fenomenale quella svolta dalla nostra Under17, guidata da un super Valerio Mandelli, capace di trascinare i suoi al successo nel girone E. Decisiva la vittoria per 0-3 in casa del Villapizzone, con il contemporaneo pareggio dell’Ausonia, staccata ora di 4 punti ad una giornata dal termine. Risultato storico per il Club, che l’anno prossimo parteciperà alla categoria Èlite.
Un percorso netto e con un ritmo martellante, che fa segnare 20 vittorie su 23 partite disputate, con il migliore attacco del girone e la seconda miglior difesa, a conferma del fatto che questa è una vittoria che nasce dal gruppo. Impressionante il rullino di marcia da inizio 2022, con 11 vittorie in altrettante partite.
Di seguito le parole del mister, condottiero e artefice di questo trionfo!
L’INTERVISTA A MISTER MANDELLI
– Mister, partiamo dalle sensazioni provate subito dopo aver appreso della vittoria del girone
È stata una Domenica shock perché dopo la nostra partita ero già concentrato sulla prossima, dove saremmo stati protagonisti del nostro destino. Una volta appreso del pareggio dell’Ausonia, è stato difficile metabolizzare e ho realizzato solo in serata. Davvero tanta emozione e gioia per un gruppo che merita questo traguardo. Già dagli allenamenti di stasera inizieremo a festeggiare, tenendo però alta la concentrazione perché il campionato ancora non è finito, e ci teniamo a fare 12 su 12.
– Ha sottolineato l’importanza del collettivo. Considerando i tanti innesti, quanto ha inciso il riuscire a costruire un gruppo solido?
È stato sicuramente un fattore determinante. Un gruppo che a Marzo dell’anno scorso contava 12/13 uomini, con molti addetti ai lavori che non credevano in loro. È stato confermato lo zoccolo duro della squadra, aggiungendo nuovi elementi che si sono integrati subito. Si è creato qualcosa di speciale, e quando percepisci questa alchimia è più facile riuscire a raggiungere gli obiettivi. Io ci ho creduto fin da subito, perché ho visto la fame negli occhi dei ragazzi in ogni allenamento. Alleno da 14 anni e ho imparato che se ci credi i risultati arrivano in qualche modo.
– A fine 2021 il Club aveva giù fatto registrare le 2 sconfitte e il pareggio, poi la svolta con 11 vittorie su 11 nel 2022. Ha toccato qualche punto in particolare che ha fatto scattare la molla nei ragazzi?
Paradossalmente la pausa è arrivata nel momento giusto, subito dopo la sconfitta contro il Club Milanese in una giornata no. Ho concesso alla squadra dei giorni di pausa, dopo di che c’è stata un’ulteriore pausa forzata per le problematiche legate al Covid. In quelle settimane di puro allenamento i ragazzi erano consapevoli di essere pronti per ripartire a cento all’ora e mostrare tutto il loro potenziale, lavorando e impegnandosi come dei matti anche senza la partita della domenica. Non c’è nessun segreto particolare, semplicemente abbiamo capito che stavamo facendo qualcosa di importante, e questo li ha motivati a ripartire fortissimo. I dettagli hanno fatto la differenza, soprattutto dal punto di vista fisico, anche grazie all’egregio lavoro del nostro preparatore.
– Con l’Ausonia è stato un duello continuo in classifica, cosa avete avuto in più dal punto di vista mentale?
Ai ragazzi ho sempre detto di non guardare la classifica, soprattutto nelle ultime giornate. Sapevamo di essere forti, e che ogni partita sarebbe dipesa solo da noi. Ad un certo punto della stagione siamo stati a -7 dall’Ausonia, ma nessuno ha gettato la spugna, abbiamo affrontato le partite come finali e i risultati hanno aumentato la consapevolezza, evitando la pressione.
– Qualche singolo merita una menzione d’onore? Viene in mente bomber Minelli o Vaccarella, convocato per la rappresentativa nazionale.
Sarebbe riduttivo limitare la squadra a questi due giocatori, nessuno da solo ce la fa. Sicuramente gli vanno riconosciuti i meriti, ma senza gli altri non si arriva a fare un certo tipo di prestazione. Menzionerei piuttosto chi ha giocato di meno, perché ha dato un apporto incredibile e in settimana non ha mai mollato, facendo allenare bene tutti, mostrando intelligenza. Gruppo è la chiave di tutto, dai giocatori al preparatore dei portieri che ci ha aiutato nei momenti difficili, passando per staff e tifosi.
Infine un ringraziamento alla società, che fa di tutto per migliorare e permetterci di fare calcio. Quest’anno ci ha regalato un centro sportivo di livello assoluto. Il raggiungimento del campionato d’Èlite deve essere solo un punto di partenza, non abbassiamo l’asticella!
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