Meno di una settimana al via ufficiale della stagione e un altro tassello trova la sua posizione.
E sbirciando il curriculum del nuovo allenatore dei portieri della prima squadra viene naturale pensare allo spessore che può portare all’intero ambiente.
Due rapidi indizi, vittoria del campionato col Seregno l’anno scorso riportandolo in Lega Pro dopo 43 stagione e stessa sorte prima con la Pro Patria.
Di chi stiamo parlando? Augusto Rasori…
“Ho iniziato nel 1996 nell’Accademia Inter da lì il settore giovanile della stessa Inter e un percorso che mi ha portato a toccare tutte le tappe dalla Prima categoria sino la Lega Pro con Giana Erminio e Pro Patria, l’ anno scorso ero a Seregno in Serie D.”
Tanta, tantissima esperienza e ora il ritorno in Eccellenza, ma non è un passo indietro. Anzi.
“Ho avuto Monzani alla Pro Patria e seguo sempre i miei giocatori per attenzionarne lo sviluppo. Da qui ho iniziato a sentir parlare del Club Milano e, incuriosito, ho preso informazioni ricevendo solo ottimi riscontri. Quando sono stato chiamato ho toccato con mano quello che mi dicevano ovvero una società che vuole fare e sa come farlo curando tutti gli aspetti a differenza di molte realtà. Il mio obiettivo? Portare più in alto possibile la società, personalmente sono abituato a vincere e mi piacerebbe provarci anche qui”.
E dal colloquio con mister Zenoni e la società qualche idea è stata buttata sul tavolo.
“Non è solo una questione di campo, si è competitivi a 360°, tutta la struttura deve sorreggere il gruppo squadra, dalla parte amministrativa a quella logistica; a certi livelli non s’improvvisa e non si sottovaluta nulla.”
Sopratutto il ruolo del portiere, sempre più inserito all’interno dello sviluppo del gioco e Rasori ha ben sviluppato il concetto negli anni alla Pro Patria.
“Mister Javorcic mi ha dato completezza permettendomi di diventare un collaboratore diretto dell’allenatore sul campo senza essere relegato in un angolino. Ovviamente su questioni tattiche relative al ruolo che alleno quindi palle inattive o situazioni in cui il portiere è chiamato in causa”
A proposito di portiere, Monzani come lo valuti?
“Non lo vedo da due tre anni però le notizie che mi arrivano sono di un portiere maturato umanamente e tecnicamente, ha avuto la fortuna di avere buoni preparatori ma sopratutto ha una gran voglia di fare calcio ad alto livello. Quando l’ho avuto alla Pro Patria si vedeva che aveva grandi doti; ora tocca a me continuare a svilupparle insieme a lui”.